giovedì 26 gennaio 2017

Intervista a Cesare Consonni, Capitano degli Anubi's Great Sons

- Ciao Cesare, siamo giunti a metà stagione, è la tua prima partecipazione al campionato Bergamo Tornei,cosa ne pensi?
Ciao, no in realtà è la seconda stagione, penso che si sia fatto un gran salto di qualità rispetto allo scorso anno, con le numerose inizitive che vengono proposte ormai a cadenza quasi settimanale, direi che siete sulla strada giusta per importvi sempre di puù sul territorio.



- Occupate attualmente la sesta posizione in campionato. Le tue considerazioni sulla tua squadra, siete soddisfatti o potete dare di più?
Quest'anno per colpe sopratutto nostre non ci stiamo esprimendo al meglio, anzi direi che abbiamo un rendimento decisamente lontano da quello che si può definire un "buon rendimento". Siamo in grado decisamente di dare molto di più e mi ci metto in cima alla lista di chi può dare di più dato che in metà delle partite son risultato impresentabile. 

- Alla luce dell'attuale posizione in classifica, cambiano i vostri obiettivi stagionali o sono quelli che vi eravate prefissati ad inizio stagione?
Sesto posto, due punti sui playout e sei dai play off, dire che questo era l'obiettivo di inizio stagione sarebbe mentire...anzi, in realtà ma senza che ci sia nulla da nascondere , quest'anno si era partiti con l'obbiettivo della vittoria finale, galvanizzati anche dal torneo prestagionale che ci ha visti arrivare in finale anche se ci ha visti uscire sconfitti. I playoff erano dunque l'obbiettivo minimo di quest anno. Data la situazione ormai parlare di obbiettivi è anche superfluo, bisognerà affrontare partita dopo partita senza guardare la classifica e alla fine vedremo dove saremo arrivati. Un cambio di passo è fondamentale comunque. 
- Ci racconti un episodio da ricordare della stagione in corso? E degli anni passati?
Da ricordare...ma direi la vittoria in semifinale alla coppa pre stagionale, credo sia stata la miglior partita di questi due anni per intensità attenzione e cinismo e direi l'assist dell'anno di Basu contro il Dorotina la prima giornata, un tacco da applausi.
- Per il prossimo anno pensate di iscrivervi nuovamente?
Per l'anno prossimo, il progetto di iscriversi c'è ancora, c'è da risolvere qualche problema interno a livello numerico e di approccio alla stagione ma penso che anche l'anno prossimo gli Anubis calcheranno i campi di bergamo tornei.

- State pensando a nuovi innesti per il mercato di gennaio?
Per gennaio non c'è in programma nulla, ma per la prossima stagione quasi sicuramente qualcosa si dovrà fare.
Consigli da dare all'organizzazione, cosa ti è piace e cosa non va, cosa distingue l'organizzazione di Bergamo Tornei dalle altre presenti sul territorio?
Ovviamente si, e credo che sia proprio questo che vi differenzia dagli "altri" e che stia attirando sempre più squadre e catturando sempre più l'interesse di molte persone.
- Cosa ne pensi del calcio moderno?
Nel calcio moderno ormai ci son troppe parole e mancaza di equilibrio nei giudizi, e questo ha fatto perdere l'obbiettività facendo si che ogni cosa venga estremizzata e non analizzata con quella serenitàche ti permette di vedre le cose come sono davvero. Si creano fenomeni e mostri ogni settimana per poi invertire i ruoli quella successiva. C'è una continua ricerca dei problemi, e a volte si creano anche dove non ci sono, quando gioverebbe molto di più sottolineare le cose positive. Il calcio ha tutto il seguito che ha per le emozioni che porta, bisogna preservare questa magia, solo che son sempre di meno a ricordarsi di questa cosa. Sembra ormai che conti tutto,ed abbia più importanza, il contorno piuttosto di quello che capita effettivamente sul campo

- Se potessi scegliere di essere un personaggio famoso per un giorno, chi vorresti essere e perchè?
In questi mesi non è cambiato, se potessi essere qualcuno per un giorno sarebbe Cristiano Ronaldo, cambia il giorno questa volta, il giorno che vorrei vivere è quello della finale di Champions League, quei 50 metri tra la metà campo ed il dischetto, vivere quelle sensazioni di paura ma con consapevolezza che tra te e la coppa c'è un solo tiro e la gioia di poterlo realizzare...ho preso un esempio recente, ma in quanto milanista si può benissimo prendere come esempio Shevchenko, 28 maggio 2003, Milan-Juve a Manchester...e chi se lo scorda....

Nessun commento:

Posta un commento